Rateizzazione delle cartelle

Rateizzazione delle cartelle: le novità per il 2025

Dal 1° gennaio 2025, la rateizzazione Equitalia subirà modifiche sostanziali introdotte dal Decreto Legislativo n. 110/2024, con un nuovo sistema di dilazione più ampio e differenziato. Le cartelle esattoriali 2024, se presentate per il rateizzo Equitalia a partire dal nuovo anno, rientrano quindi nel nuovo impianto normativo. La novità principale riguarda l’estensione del numero massimo di rate mensili fino a 84, anche in assenza di documentazione, per importi fino a 120.000 euro. In presenza di documentazione che attesti una situazione di temporanea difficoltà economico-finanziaria, è possibile richiedere fino a 120 rate.

Questa riforma interessa tutte le rateizzazioni Equitalia, con condizioni più flessibili che puntano a semplificare l’accesso ai piani di pagamento anche per soggetti con debiti più consistenti. Si tratta di una misura che coinvolge sia contribuenti persone fisiche sia imprese, enti pubblici e altri soggetti giuridici, con modulistica e indicatori specifici per ciascuna categoria.

Nel prossimo paragrafo vengono analizzati nel dettaglio i nuovi limiti di rateizzabilità e come variano a seconda dell’anno di presentazione della richiesta.

Quante rate si possono richiedere con la nuova rateizzazione Equitalia

Il numero massimo di rate mensili Equitalia varia in base alla data di presentazione della richiesta e alla documentazione fornita. Le nuove disposizioni del provvedimento legislativo prevedono due scenari distinti: rateizzazione “semplice” e rateizzazione “documentata”.

  • Rateizzazione semplice (senza documentazione):
    • Fino a 84 rate mensili per richieste presentate tra il 2025 e il 2026.
    • Fino a 96 rate mensili per richieste tra il 2027 e il 2028.
    • Fino a 108 rate mensili dal 2029 in poi.
  • Rateizzazione documentata (con difficoltà economica certificata):
    • Da 85 a 120 rate mensili per richieste tra il 2025 e il 2026.
    • Da 97 a 120 rate mensili tra il 2027 e il 2028.
    • Da 109 a 120 rate mensili dal 2029 in poi.

Per debiti superiori a 120.000 euro, il numero massimo di rate è sempre di 120 mensilità, a prescindere dall’anno di presentazione della domanda. In ogni caso, l’importo rateizzato deve essere comprensivo di interessi di dilazione e sanzioni.

Nel paragrafo successivo saranno illustrati i modelli ufficiali da utilizzare per richiedere la rateazione Equitalia, con le differenze tra le tipologie di soggetti.

Quali moduli usare per la richiesta di rateizzazione Equitalia

Per la nuova rateizzazione cartelle Equitalia in vigore dal 2025, è necessario utilizzare moduli specifici, differenziati in base all’importo del debito e alla situazione economica del richiedente. L’Agenzia delle entrate-Riscossione ha predisposto i seguenti modelli ufficiali:

  • RS: modulo per la rateizzazione “semplice” di importi fino a 120.000 euro, senza obbligo di documentazione.
  • RDF: modulo per persone fisiche e titolari di ditte individuali in regimi fiscali semplificati che presentano documentazione economica.
  • RDG: modulo per soggetti diversi da persone fisiche (es. società) che intendono rateizzare con difficoltà economica documentata.
  • RDP: modulo per la richiesta di proroga della rateizzazione già attiva.

Tutti i modelli devono essere scaricati dal sito ufficiale dell’Agenzia e presentati secondo le modalità indicate. In caso di presentazione incompleta o errata, la richiesta potrebbe essere respinta.

Nel prossimo approfondimento si vedranno quali documenti allegare per dimostrare la difficoltà economico-finanziaria e accedere alla rateizzazione documentata.

Quali documenti servono per la rateizzazione documentata Equitalia

Per accedere alla rateizzazione documentata Equitalia, è necessario dimostrare l’esistenza di una temporanea difficoltà economico-finanziaria, allegando specifici indicatori o certificazioni alla domanda. I documenti richiesti cambiano a seconda del soggetto richiedente:

  • Persone fisiche e ditte individuali: è richiesto l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) aggiornato.
  • Società e soggetti giuridici: si devono allegare l’Indice di Liquidità e l’Indice Alfa, calcolati secondo le istruzioni del Decreto del 27 dicembre 2024.
  • Condomini: devono fornire l’Indice Beta come parametro di valutazione.
  • Enti pubblici: occorre una dichiarazione del legale rappresentante che attesti la carenza di liquidità.

In caso di eventi eccezionali (calamità naturali, incendi, inagibilità dell’immobile), può essere allegata una certificazione comunale di inagibilità rilasciata entro sei mesi dalla richiesta.

Il prossimo paragrafo tratterà i casi di decadenza della rateizzazione Equitalia e cosa comporta la perdita del piano.

Cosa succede in caso di decadenza della rateizzazione Equitalia

La decadenza rateazione Equitalia si verifica quando il contribuente omette il pagamento di un numero specifico di rate. Le ultime notizie fisco Equitalia confermano che la soglia massima tollerata è pari a 5 rate anche non consecutive. Al superamento di questo limite, il piano decade automaticamente.

In caso di rateazione decaduta Equitalia:

  • il debito diventa immediatamente esigibile per l’intero importo residuo;
  • non è più possibile richiedere una nuova rateazione sullo stesso importo decaduto;
  • può essere avviata l’esecuzione forzata, inclusi pignoramenti o fermo amministrativo.

La rateazione preavviso telematico può essere utilizzata per bloccare l’azione esecutiva se attivata entro i termini previsti. Tuttavia, la proroga rateazione Equitalia è ammessa solo in presenza di un piano in regola e nei limiti stabiliti.

Nel prossimo paragrafo verrà analizzata la possibilità di nuove rottamazioni o condoni e lo stato attuale delle ultimissime novità Equitalia.

Ci sarà una nuova rottamazione o condono Equitalia nel 2025?

Non è attualmente prevista una nuova rottamazione Equitalia o un condono Equitalia nel 2025. Le ultime notizie Equitalia e le disposizioni contenute nella Legge 27/2023 e nel Decreto legislativo n. 110/2024 non includono alcun nuovo stralcio automatico o definizione agevolata dei debiti.

L’ultima rottamazione quater, terminata nel 2024, ha rappresentato l’ultima finestra di regolarizzazione agevolata. Tuttavia, è possibile che nei prossimi provvedimenti finanziari vengano reintrodotte misure simili in funzione della situazione economica nazionale.

In attesa di eventuali future misure, l’unica strada disponibile resta la rateizzazione Equitalia ordinaria, che consente comunque di ottenere piani di pagamento molto lunghi fino a 120 rate.

Nel paragrafo finale viene indicato come verificare la situazione Equitalia aggiornata e accedere ai servizi dell’Agenzia.

Come controllare la propria situazione Equitalia e avviare una nuova rateazione

Per conoscere la propria situazione Equitalia e avviare un nuovo piano di pagamento, è necessario accedere al portale ufficiale dell’Agenzia delle entrate-Riscossione tramite SPID, CIE o CNS. Una volta effettuato l’accesso, è possibile:

  • visualizzare il prospetto delle cartelle esattoriali;
  • generare il modello RD1 o il modulo rateizzazione Equitalia;
  • verificare eventuali rate scadute o piani decaduti;
  • richiedere una nuova dilazione Equitalia o proroga della precedente.

È consigliabile, in caso di difficoltà nella compilazione della domanda, rivolgersi a un avvocato tributarista o a un intermediario abilitato. Questo può garantire una corretta interpretazione della normativa, soprattutto nei casi complessi o con documentazione economica da valutare.

Con la nuova normativa in vigore dal 1° gennaio, è possibile pianificare con maggiore precisione la gestione del proprio debito, accedendo a un rateizzo Equitalia più flessibile, aggiornato e conforme alle reali possibilità del contribuente.

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L'autore

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Avv. Michele Melchiorre

L'avv. Michele Melchiorre, laureato in Giurisprudenza presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è specializzato in diritto Tributario e della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza. Gestisce lo Studio Legale Melchiorre, ed è ideatore e titolare del band Avvocato Tributarista legal; noto per competenze in diritto Penale, Tributario e Crisi di Impresa, è anche Presidente dell'Associazione Benefit Cattolica Consumatori dal 2016.

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