Ottenere la prescrizione IMU significa far valere un diritto previsto dalla legge per evitare di pagare una tassa comunale ormai decaduta. La prescrizione è uno strumento giuridico che tutela i contribuenti da richieste di pagamento tardive e non più legittime. In questo articolo trovi una guida dettagliata su cos'è la prescrizione, quali sono i termini di pagamento IMU, come verificare il pagamento IMU, come fare un ricorso IMU e come riconoscere se il debito è prescritto.
Cos’è la prescrizione IMU e perché può annullare un debito
La prescrizione IMU si verifica quando il Comune o l’Agenzia delle Entrate-Riscossione non richiedono il pagamento dell’imposta entro un termine stabilito dalla legge. Questo termine, secondo l’articolo 2948 del Codice Civile, è pari a cinque anni.
La prescrizione si applica al diritto dell’amministrazione di riscuotere l’IMU e si distingue dalla decadenza, che riguarda invece il termine entro cui deve essere notificato l’accertamento IMU. Una volta decorso il termine prescrizionale senza che ci sia stata un’interruzione formale (come una cartella, un’intimazione o un preavviso di fermo), il debito non può più essere legalmente riscosso.
Per fare un esempio pratico: se hai ricevuto una cartella nel 2017 e non hai più avuto comunicazioni, il diritto a richiedere il pagamento si estingue nel 2022, salvo atti interruttivi nel frattempo. Ogni notifica fa ripartire da zero il calcolo dei cinque anni.
Approfondirai ora quali sono gli atti che interrompono la prescrizione e come identificarli correttamente.
Quali sono i termini di prescrizione IMU previsti dalla legge
La IMU prescrizione segue le regole generali sulle tasse comunali. Il diritto dell’ente locale a richiedere il pagamento dell’IMU si estingue dopo 5 anni, a partire dalla data in cui il tributo è diventato esigibile oppure dalla notifica dell’atto di accertamento.
Il termine può essere interrotto da specifici atti notificati al contribuente, tra cui:
- Cartella di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
- Intimazione di pagamento, ossia la sollecitazione formale a versare l'importo dovuto.
- Preavviso di fermo amministrativo su un veicolo o altri beni mobili.
- Pignoramento dei beni da parte dell’ente riscossore.
Ogni volta che ricevi uno di questi documenti, il termine di prescrizione IMU riparte da capo. Se, invece, non ricevi nulla per 5 anni consecutivi, hai diritto a far valere la prescrizione del debito IMU.
Nel prossimo paragrafo scoprirai come controllare nel dettaglio se il tuo pagamento IMU è effettivamente prescritto.
Come verificare se l’IMU è ormai prescritta
Per accertare la prescrizione accertamento IMU, è necessario compiere alcune verifiche fondamentali. Il primo passaggio consiste nell’esaminare con precisione tutte le comunicazioni ricevute, tenendo conto delle date.
Ecco come procedere per verificare pagamento IMU e capire se la cartella è da ritenersi illegittima:
- Controlla la data dell’ultimo atto ricevuto: può essere una cartella esattoriale o un’intimazione. Prendi nota della data di notifica effettiva, non quella di emissione.
- Verifica l’assenza di altri atti nei 5 anni successivi: se non ti è stato notificato nulla, il termine si considera decorso.
- Richiedi l’estratto di ruolo: puoi farlo tramite l’Agenzia delle Entrate-Riscossione o l’ufficio tributi del Comune, per ottenere la cronologia completa.
- Calcola i termini con precisione: se sono passati più di 5 anni senza interruzioni, il debito è prescritto e non va pagato.
Puoi avvalerti di un avvocato tributarista per valutare l’esistenza di una ingiunzione di pagamento ICI/IMU illegittima o prescritta.
Vedrai ora quali azioni puoi intraprendere per far annullare un debito IMU prescritto.
Cosa fare se hai ricevuto una cartella per IMU prescritta
Se hai ricevuto una richiesta di pagamento relativa a un’IMU non pagata e pensi che il debito sia prescritto, è possibile intervenire per chiederne l’annullamento. Esistono due strade principali per far valere il tuo diritto:
- Istanza di annullamento in autotutela: presenta una richiesta scritta al Comune o all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, allegando tutta la documentazione che dimostra il superamento dei 5 anni.
- Ricorso IMU alla Commissione Tributaria Provinciale: deve essere presentato entro 60 giorni dalla notifica dell’atto contestato. In questo caso, puoi contestare l’intera somma in quanto prescritta.
Agire tempestivamente è cruciale. Anche un atto esecutivo come un pignoramento può essere sospeso se si dimostra che il tributo è prescritto.
La prossima sezione ti mostrerà cosa puoi fare se invece il debito IMU è ancora valido, ma desideri comunque gestirlo in modo sostenibile.
Come gestire un debito IMU non prescritto con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione
Quando l’IMU non è prescritta, è possibile affrontare il debito in modo pianificato, evitando ulteriori sanzioni o azioni esecutive. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione offre alcune soluzioni utili:
- Rateizzazione del debito: puoi chiedere di suddividere il pagamento in più rate, fino a un massimo di 72 mensilità. In casi particolari, si possono ottenere anche 120 rate.
- Saldo e stralcio: se sei in difficoltà economica, puoi presentare istanza per pagare solo una parte del debito. È previsto dal Codice della Crisi d’Impresa.
- Rottamazione: in alcuni casi, viene consentito il pagamento senza sanzioni o interessi, entro termini definiti.
Gestire il debito in modo proattivo consente di evitare il blocco dei conti, il fermo amministrativo dei veicoli o altre forme di esecuzione forzata.
L’ultimo paragrafo ti spiegherà come conoscere in anticipo i termini pagamento IMU per evitare ritardi e contestazioni future.
Come rispettare i termini di pagamento IMU per evitare sanzioni
L’IMU (Imposta Municipale Propria) è una delle principali tasse comunali che grava sugli immobili. Conoscere i termini di pagamento IMU è fondamentale per evitare sanzioni e problemi futuri. I termini ordinari sono:
- Acconto IMU: entro il 16 giugno di ogni anno.
- Saldo IMU: entro il 16 dicembre dello stesso anno.
Il mancato rispetto di questi termini comporta l’applicazione di sanzioni e interessi. In caso di errore o dimenticanza, è possibile avvalersi del ravvedimento operoso, pagando una somma ridotta.
Puoi verificare il pagamento IMU accedendo al portale del tuo Comune o al sito dell’Agenzia delle Entrate, dove spesso è disponibile una guida IMU aggiornata.
Rispettare le scadenze e monitorare la posizione tributaria consente di prevenire l’emissione di avvisi di accertamento o cartelle esattoriali in futuro.
Hai ricevuto una cartella esattoriale per un’IMU vecchia? Valuta se puoi far valere la prescrizione con il supporto di un avvocato tributarista. Un professionista specializzato può aiutarti a difenderti in modo efficace e a tutelare i tuoi diritti nei confronti dell’ente riscossore.






